Mantenere il climatizzatore della propria auto in buone condizioni è molto importante per diversi motivi. Soprattutto nella stagione calda, un climatizzatore funzionante può rinfrescare in modo adeguato l’abitacolo, oltre ad emettere aria più salubre sia dal punto di vista dell’odore che della pulizia dell’aria stessa.
Con dei semplici accorgimenti come pulizia dei filtri, igienizzazione e pulizia delle bocchette possiamo provvedere noi stessi al mantenimento dell’impianto di condizionamento dell’auto.
Pulizia dei filtri del climatizzatore auto
Per una buona qualità dell’aria all’interno del veicolo, la pulizia dei filtri abitacolo va fatta ogni 10.000 km o perlomeno una volta all’anno. Se ben mantenuti, i filtri non hanno necessità di essere cambiati spesso, ma vanno controllati nel momento della pulizia per verificarne lo stato di usura.
Per pulirli non è necessario rivolgersi a specialisti. Con un po’ di manualità, è sufficiente rimuoverli e passarli con un aspirapolvere o un compressore, in modo da togliere impurità e polveri.
Come igienizzare il climatizzatore dell’auto
Igienizzare e pulire il climatizzatore dell’auto è molto importante perché, producendo condensa, si possono formare batteri e muffe all’interno dell’impianto. I filtri, inoltre, possono trattenere i virus e rilasciarli nel momento dell'accensione del climatizzatore.
Per un’igienizzazione profonda, è bene recarsi presso un’officina specializzata, dove il circuito di climatizzazione sarà sanificato e trattato con ozono per eliminare batteri e virus.
In alternativa, è possibile igienizzare l’auto anche con metodi fai da te, utilizzando schiume e prodotti presenti in commercio. Questi consistono in bombolette spray dotate di una particolare sonda che va inserita nelle bocchette dell'aria e attraverso la quale sarà possibile spruzzare la schiuma igienizzante in profondità. Una volta asciugata, sarà possibile utilizzare di nuovo il clima.
Perchè il mio climatizzatore funziona poco e non raffredda l’aria?
Il climatizzatore dell’auto non soffia aria fredda, ma la raffredda attraverso il processo di sottrazione del calore. Infatti, l’impianto di condizionamento è composto da un circuito chiuso in cui circola il gas refrigerante.
Anche se il circuito è ermetico, vibrazioni, urti e sbalzi di calore possono, con il tempo, far uscire il gas e diminuire la funzionalità del climatizzatore. Il mancato raffreddamento dell’aria o l’elevata quantità di tempo per rinfrescare l’abitacolo sono sintomi di questa anomalia.
Per questo motivo, ogni due anni sarebbe il caso di recarsi in un centro specializzato e ricaricare il gas refrigerante del clima per rimediare a eventuali perdite.